Riscaldamento

l riscaldamento del magazzino avviene con due fonti di energia che, se non possono dirsi rinnovabili in senso stretto, sono tuttavia fonti “gratuite” di calore perché recuperano calore altrimenti sprecato.

  • Recupero calore dall’aria compressa (vedi n.1 nello schema).
    I generatori di aria compressa (compressori) generano una notevole quantità di aria calda ma devono essere posizionati all’esterno o nelle cantine a causa del loro rumore. Abbiamo perciò convogliato l’aria calda generata dal compressore verso il magazzino per riscaldarlo.

  • Recupero calore dal camino (vedi n.2 nello schema).
    Abbiamo una caldaia che produce vapore per la produzione. Per completare il riscaldamento del magazzino, abbiamo inserito sul camino uno scambiatore di calore che sottrae calore dai fumi di combustione per cederlo all’aria del magazzino, creando nell’insieme una specie di caldaia a condensazione.

Il riscaldamento degli uffici avviene utilizzando due diverse fonti “gratuite” di calore:

  • Recupero vapore nascente (vedi n.3 nello schema).
    Il vapore è generato in caldaia a temperatura di circa 170° C ed è poi inviato alle presse. Qui il vapore cede calore e torna allo stato liquido ad una temperatura di circa 105° C. Questa acqua liquida, detta condensa, è condotta ad una vasca di raccolta. Poiché a pressione atmosferica l’acqua bollente ha temperatura di 100° C, nel salto termico da 105° C a 100° C si forma una certa quantità di vapore, detto vapore nascente, che si disperde nell’atmosfera. Durante l’inverno il calore del vapore nascente è catturato ed inviato agli uffici per riscaldarli.

  • Recupero calore di mescolazione (vedi n.4 nello schema).
    La mescolazione della gomma richiede uno sforzo enorme a causa della viscosità del materiale. Se avete mai impastato la farina nella vostra cucina conoscete bene il fenomeno. L’operazione di mescolazione dunque genera per attrito un grande calore nella gomma che si riscalda e che deve essere raffreddata per evitare che bruci o degradi. A questo scopo viene usata l’acqua fredda del pozzo, che, raffreddando i macchinari, abbassa anche la temperatura della gomma. L’acqua si scalda, viene raccolda da una vasca sotterranea e infine viene inviata verso gli uffici per completarne il riscaldamento; la sua temperatura è di circa 22° C che non è sufficiente per poter riscaldare direttamente gli ambienti, perciò abbiamo introdotto una pompa di calore ad alta efficienza (rendimento Cop = 520 %).